Il nuovo libro di Gianluca Spadoni “Fai che ce la facciamo!”, una lettura piacevole e stimolante!
13 storie belle ed istruttive dell’Italia operosa, che trasmettono positività, fiducia, speranza e simpatia, di cui abbiamo gran bisogno in quest’epoca.
Ho appena finito di leggere il libro del mio amico Spado, ossia Gianluca Spadoni, dal titolo “Fai che ce la facciamo! Pensavo fosse solo un libro…”
Mi è piaciuto parecchio e vi dico perché.
La ragione principale è che permette di venire a conoscenza di persone e delle loro storie imprenditoriali che diversamente rimarrebbero nell’ombra; si sa infatti che nel nostro paese ci sono tanti piccoli o medi imprenditori che ne costituiscono la parte sana e produttiva, ma poi si finisce sempre per conoscere le vicende dei più noti (tipo Agnelli, Benetton, ecc.).
Gianluca invece entra in relazione con 13 realtà (le persone intervistate sono di più, perché spesso ci sono delle coppie, e non solo) meno note al grande pubblico ma le cui storie sono veramente interessanti e direi anche motivanti.
E sì, perché, fa veramente piacere, e costituisce anche uno stimolo, sapere che ci sono persone in questo nostro paese, non solo di successo, ma anche così vitali, reattive e ingegnose.
Delle 13 storie, alcune mi hanno colpito più di altre e sono quelle delle due imprenditrici di San Marino, della venditrice di auto di Perugia e delle cinque sorelle, più la madre, di “Cà del grano” di Bardi (tutte donne dunque, che sia io di parte…?) e questo perché in tutti i tre casi si tratta di donne coraggiose, intraprendenti, vitali e mi viene da dire simpatiche.
Non le conosco infatti, ma la simpatia traspare dalle loro parole.
E questo è un altro merito del libro, che è scritto con uno stile colloquiale e diretto che è tipico del parlato e che non è semplice tradurre nella parola scritta e invece Gianluca ci riesce molto bene.
Al termine delle 13 storie/interviste Gianluca trae un pò “la morale” di quanto raccolto e lo fa’ da par suo, sintetizzando e argomentando i concetti e i valori che si ricavano dalla lettura, il tutto nella maniera chiara e diretta che lo contraddistingue, anche in questo caso confermando la sua abilità di comunicatore.
Puntuali, ben scritte e certamente non formali la prefazione di Claudio Brachino e la postazione di Andrea Pontremoli.
La lettura, oltre che stimolante, è quindi anche piacevole e divertente e dunque, cosa aspettate?
Andate a comperare il libro e leggetelo!
Forse starete pensando che il mio è un giudizio poco obiettivo perché Gianluca è un amico, ma non credo che sia così e per dimostrarlo vi dico che c’è una cosa che non mi ha convinto del libro ed è la sua copertina.
Intendiamoci, la fotografia in sé è molto bella, ma a mio parere non rappresenta bene il contenuto del libro.
Dunque ribadisco, “nonostante” la copertina, comperate il libro e…Buona lettura!