Sono prove i messaggi WhatsApp e sms: Cassazione n. 17552/2021.

Per la Cassazione costituiscono documenti (attraverso la loro riproduzione fotografica) e quindi fuori dalle discipline delle intercettazioni e dell’acquisizione della corrispondenza.

1. Sintesi della decisione della Cassazione.

Con la sentenza n. 17552/2021, la Cassazione ha stabilito che:

– I messaggi WhatsApp e sms, conservati nella memoria di un cellulare, costituiscono dei veri e propri documenti, in base all’articolo 234 codice procedura penale.

– Di conseguenza è possibile e legittima la loro acquisizione ed utilizzazione attraverso la loro riproduzione fotografica.

– Per detti messaggi non trovano applicazione le discipline delle intercettazioni e dell’acquisizione della corrispondenza ex articolo 254 codice procedura penale.

Ciò in quanto non si tratta di captazione di un flusso comunicativo in corso, ma della documentazione successiva di questo flusso avvenuto.

2. Vicenda sottesa alla sentenza della Cassazione e suo esame e commento.

Si richiama e si rinvia al puntuale articolo, in data 9 maggio 2021, dell’Avv. Annamaria Villafrate, in “Studio Castaldi – il diritto quotidiano” web.

In fondo all’articolo la possibilità di scaricare il pdf della sentenza della Cassazione.

Avv. Carla Lunedei

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